Il parlamento europeo approva la riforma della Politica agricola comune

Strasburgo (Francia) – Dopo il via libera dei ministri dell’Ue, il 12 ottobre scorso, il parlamento europeo ha approvato, con 503 voti in favore, 87 voti contrari e 13 astensioni, la riforma di medio termine della Politica agricola comune (Pac) 2014-2020. Vengono così modificati i quattro regolamenti di base della Pac. Queste le principali novità: semplificazione, maggiore potere contrattuale agli agricoltori, migliori strumenti per la gestione del rischio e sostegno ai giovani agricoltori. La riforma entrerà in vigore l’1 gennaio 2018. “Oggi abbiamo notevolmente rafforzato la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento, abbiamo fornito agli agricoltori strumenti migliori contro i rischi del mercato e di produzione e abbiamo aumentato il sostegno ai giovani. Ciò renderà la nostra Politica agricola più equa, più semplice, più adeguata alle esigenze degli agricoltori e meglio attrezzata per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini dell’Ue”, ha dichiarato il co-relatore Albert Dess (Ppe). Gli fa eco Paolo De Castro (S&D), che ha guidato la delegazione del parlamento durante i negoziati: “Il pacchetto oggi approvato costituisce un risultato importante per i nostri agricoltori: da un lato vengono risolti problemi strutturali dell’impostazione del 2013, dall’altro vengono offerte nuove opportunità agli agricoltori, soprattutto per affrontare le turbolenze del mercato. È giusto sottolineare come questo regolamento sia stato un’importante testimonianza dell’efficacia della procedura di co-decisione, e del ruolo di assoluto protagonismo del Parlamento europeo per realizzare quella che si presenta come una vera e propria riforma di medio termine della Pac”.


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