Rimini – In un’intervista a FashionNetwork.com, Corrado Peraboni (in foto), amministratore delegato di Italian Exhibition Group (Ieg) commenta la decisione di fare ricorso al Fondo integrazione salariale. “Abbiamo cercato di mettere in campo un’iniziativa solidaristica, oltre che efficiente, mettendo una forchetta massima e minima al provvedimento, quindi non ci sarà nessuno che lavorerà zero ore o per tutto il tempo. Un provvedimento che riteniamo equo e solidale”, precisa Peraboni. “Noi di Ieg – spiega –  confidiamo di poter far ripartire la stagione delle fiere con Arezzo in estate e Vicenza a inizio settembre. Speriamo che non ci sia bisogno di ulteriori rinvii, ma di avere la ‘piacevole incombenza’ di essere coloro che riapriranno il settore”. “Il caso Covid-19 sta rischiando di compromettere equilibri di calendario che si erano consolidati negli anni – prosegue – la vicenda Coronavirus deve invece chiamare gli organizzatori di saloni mondiali alla correttezza e a non creare ulteriori problemi alle aziende, con sovrapposizioni che cannibalizzino altre fiere degli stessi settori, stravolgendo così i calendari internazionali”. Peraboni, poi, ricorda che per risolvere l’emergenza è necessario avere liquidità da mettere a disposizione soprattutto delle società più piccole. “Bisogna creare le condizioni perché tutta l’energia delle nostre aziende, repressa e accumulata in questi mesi di forzata inattività, possa essere celermente scaricata nel miglior modo possibile. Mi riferisco a semplificazioni burocratiche, accesso al credito, e simili”, conclude l’amministratore delegato.